Attività di Potenziamento per l’ampliamento dell’offerta Formativa

Come evidenziato  nelle “Indicazioni nazionali per l’infanzia e il primo ciclo”, l’organizzazione di ambienti di apprendimento innovativi, nei quali spazi e tempi sono pedagogicamente progettati e oggetto di verifica, diventa elemento di qualità dell’istituzione scolastica e favorisce il successo formativo di tutti e di ciascuno, il raggiungimento degli obiettivi pedagogici, didattici, cognitivi e relazionali.

L’ambiente di apprendimento è l’insieme delle componenti che interagiscono sull’apprendimento, o che vengono messe in atto dal docente per facilitare i processi: spazio fisico, metodologie attive, relazioni interpersonali e nuove tecnologie.

L’ambiente in cui avvengono le interazioni educative è lo sfondo che unisce in maniera reticolare tutti i processi didattici e pedagogici. L’ambiente influenza le persone che in esso agiscono modificando pensieri e comportamenti, favorendo l’interazione e lo scambio cognitivamente ed emotivamente significativo tra discente e docente e la relazione tra pari, definita sempre più frequentemente, in ambiente pedagogico, “terzo insegnante”.

L’istituto comprensivo è un laboratorio permanente di ricerca azione in costante dialogo con il territorio, e nel quale il curricolo verticale rappresenta l’orizzonte di riferimento, capace di valicare i limiti del singolo ordine scolastico e accompagnare l’alunno in un percorso, coerente e continuo, da tre a quattordici anni. L’organizzazione del curricolo non si esaurisce nell’organizzazione delle attività didattiche che si esercitano all’interno delle aule, ma prosegue e si moltiplica negli spazi comuni di cooperazione e socializzazione.

In un ambiente di apprendimento pedagogicamente ben progettato ciascun alunno può assumere un ruolo attivo nella personalizzazione del proprio apprendimento, esprimendo le proprie attitudini, gli interessi, ma anche acquisire la consapevolezza delle proprie difficoltà e apprendere le tecniche e le strategie per compensarle. Questo percorso può avvenire grazie all’utilizzo flessibile degli spazi sia dell’aula scolastica sia degli ambienti comuni nei quali l’alunno può sperimentare, scoprire, creare, esercitarsi, apprendere attivamente, anche in un contesto ludico.

I sei progetti prevedono di sfruttare pienamente  spazi di apprendimento realizzati per l’istituto Comprensivo e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai linguaggi digitali, tenendo ben presenti alcuni principi metodologici suggeriti dal dm 254/2012 “Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo ”:

–  Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.
–  Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze.
–  Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze.
– Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare a imparare”.

–  Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
–  Promuovere l’interazione tra pari e l’apprendimento cooperativo.
–  Promuovere l’apprendimento significativo.

L’Istituto Comprensivo “Ines Giagheddu” di Calangianus presso i plessi scolastici della scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado del Comune di Luras ha avviato processi di realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi che superino l’aula comportamentista, idonea per la didattica frontale, e promuove la realizzazione di ambienti di apprendimento nei quali spazi e tempi sono pedagogicamente progettati e che facilitano la didattica costruttivista e l’apprendimento attivo. Dal Rapporto di Autovalutazione (rav) e dal conseguente Piano di Miglioramento (pdm) sono scaturite e le azioni e i progetti del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (ptof). Con i progetti declinati per ciascun ordine di scuola che si presentano si intende promuovere l’innovazione pedagogica e migliorare la didattica nei tre ordini di scuola, con particolare sforzo rivolto verso le discipline Stem (Scienze, Tecnologia, Matematica e Ingegneria), ma sarà dato ampio spazio anche alle discipline umanistiche ed artistiche. Infatti l’Atelier creativo è concettualmente è una bottega artigiana dove si sperimenta la creatività con l’utilizzo di macchine a controllo numerico. All’interno di questo spazio sono presenti strumenti dedicati al making e al coding con microcontroller, ma anche alla narrazione, alla produzione di musica digitale, di video, di podcast, all’arte, alla ceramica, all’archeologia sperimentale. Il progetto è concepito in verticale perché verticale è il Curricolo d’Istituto per competenze; favorisce la commistione di molteplici linguaggi in quanto si ritiene che tale commistione costituisca il fulcro dell’apprendimento di tutte le discipline.

In questo anno scolastico, le misure anticovid hanno profondamente indebolito gli sforzi progettuali e l’impegno profuso volti a superare i limiti dell’aula comportamentista, imponendo quel setting d’aula impostato su file parallele e banchi isolati dal quale speravamo di esserci finalmente affrancati.

I progetti pedagogici e didattici  si pongono, quindi, l’obiettivo di recuperare, almeno in parte, gli ambienti di apprendimento costruttivisti realizzati sfruttando, per piccoli gruppi alla volta,  gli ambienti integrati  di apprendimento comuni: ambiente fisico, ambiente comunicativo, ambiente strumentale.

L’ambiente fisico è rappresentato dagli spazi: biblioteca scolastica innovativa, aula del coding e della robotica educaticativa, aula dello storytelling, aula del cineforum, aula del making e della fabbricazione artigianale, aula della modellazione e della stampa in 3D. Questi ambienti sono progettati per un utilizzo flessibile degli spazi e degli strumenti in essi contenuti, come arredi modulari che offrono la possibilità di allestire differenti setting d’aula  funzionali ai bisogni e alle esigenze didattico/pedagogiche, strumenti analogici e tecnologici che consentono l’apprendimento individuale e di gruppo, sia formale, sia informale.

L’ambiente comunicativo è l’ambiente nel quale i diversi approcci metodologici, didattici e relazionali utilizzati dal docente instaurano e promuovono relazioni socio-affettive e dinamiche di gruppo tra studenti. Il presente progetto pedagogico pone l’intelligenza emotiva allo stesso livello dell’intelligenza cognitiva, e si propone di svilupparle e curarle assegnando loro lo stesso ordine di importanza.

L’ambiente strumentale è rappresentato sia da strumenti analogici, sia tecnologici utilizzati all’interno dell’aula o al di fuori di essa, con possibilità di estensione oltre l’orario scolastico nelle piattaforme digitali. Gli strumenti tecnologici, infatti, trovano una delle loro applicazioni più efficaci nel contrasto alla dispersione scolastica e nel miglioramento della interazione positiva tra docente e alunno e tra alunni, grazie alla possibilità che offrono di proseguire la comunicazione e la cooperazione anche in remoto, con la condivisione di lavori collaborativi che possono essere realizzati anche a distanza in maniera sincrona.